L’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha di recente emanato un parere urgente riguardante il batterio Xylella fastidiosa,  riscontrato nel Sud Italia. Tale batterio ha attaccato numerosi uliveti, causando il disseccamento delle piante. Il batterio può essere presente in moltissime piante, tra cui mandorlo, pesco, susino, albicocco, vite, agrumi, pianta del caffè. L’X. Fastidiosa è un organismo nocivo e come tale oggetto di dùun regolamento UE che ne vieta l’introduzione e la diffusione in tutti gli Stati membri.

Il batterio X. Fastidiosa viene trasmesso esclusivamente attraverso alcuni insetti, conosciuti come sputacchine e cicaline, che si nutrono di linfa grezza. Questi insetti possono volare fino a 100 metri, per cui la causa della diffusine del batterio per lunghe distanze è da imputarsi alla movimentazione delle piante infette per la messa a dimora, ovvero al commercio di piante.

Poiché non esistono strategie funzionanti per l’eradicazione della X. Fastidiosa l’EFSA raccomanda di adottare un sistema integrato di controllo e preventivo sul commercio di piante e sulla loro movimentazione per la messa a dimora, al fine di contenere la diffusione su larga scala del batterio.

La Xylella fastidiosa non comporta danni alla salute umana, ma lòa sua diffusione può avere importanti ripercussioni a livello economico e commerciale.

Comunicato stampa ufficiale EFSA

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Il Ministero della Salute, a settembre 2013, ha informato la cittadinanza circa il rilevamento di un aumento dei casi di epatite A, rispetto alle medie degli anni precedenti, concentrate nell’area del centro-Nord Italia.

A seguito di ciò il Ministero ha rilasciato alcune raccomandazioni per i consumatori e per tutti gli operatori del settore agroalimentare.

Raccomandazioni per i consumatori

Il Ministero ricorda di consumare frutti di bosco surgelati solo dopo la cottura, in quanto il virus dell’epatite A sopravvive anche alle basse temperature del congelamento e con il calore si riattiva. Per garantire la salubrità degli alimenti il consiglio è di farli bollire per almeno 2 minuti.

Per ciò che riguarda il consumo di frutti di bosco e verdure fresche, si rammenta che è necessario consumarli solo dopo un accurato lavaggio.

Raccomandazioni per gli operatori

Gli operatori del settore agroalimentare devono utilizzare appositi sistemi di sanificazione, contro batteri e virus, per diminuire il rischio di contaminazione legato a ambienti, linee di produzione e strumenti. Il virus dell’apatite A, infatti, è molto resistente.

Nelle procedure di diminuzione del rischio, definite dal sistema HACCP che le aziende devono adottare, bisogna considerare anche il pericolo legato alla presenza di virus come HAV e Norovirus e di batteri patogeni, come Salmonella ed E.Coli. Riguardo a ciò bisogna seguire attentamente le indicazioni del Ministero riguardanti il campionamento e le analisi di laboratorio sugli alimenti.

Per ristoranti, bar e pasticcerie che utilizzano i frutti di bosco per preparazioni e guarnizioni si raccomanda l’utilizzo previa cottura, come consigliato per i consumatori.

Il comunicato stampa del ministero

 

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